25/10/2020

Cometti e Everel: una storia di valore

La storia della “Molveno-Cometti” confluisce con quella di Everel in tempi recenti, nel 2019, quando il nostro gruppo acquisisce il marchio A. Cometti. Un brand prestigioso che siamo orgogliosi di aver inglobato. La storia di questa fabbrica, infatti, affonda le sue radici agli inizi del '900, quando Agostino Cometti, imprenditore veronese, ha l'intuizione di avviare una nuova attività nel settore emergente dell'energia elettrica. Da qui gli iniziali contatti con una fabbrica locale di interruttori e la ricerca di un materiale isolante più idoneo del legno; fino alla decisione di iniziare a produrre materiale elettrico da installazione per le abitazioni, con l'impiego della porcellana elettrotecnica stampata.  Per ampliare le sue conoscenze e far partire concretamente il nuovo business, Cometti intraprende un viaggio di quattro mesi tra Germania e Cecoslovacchia, dal quale torna con un tecnico esperto nella lavorazione della porcellana stampata.

cometti e everel una storia di valoreSiamo nel 1903 e la Fabbrica Materiale Elettrico A. Cometti di Caprino Veronese è la prima attività italiana a realizzare pezzi di porcellana elettrotecnica stampata. L'azienda cresce a ritmi così veloci che nasce l'esigenza di produrre anche materiale elettrico da installazione (interruttori, portalampade, prese, spine, valvole, fusibili, morsettiere, etc), per la cui realizzazione serve integrare pezzi metallici sia tranciati che torniti (contatti, perni, viti, morsetti, etc). È così che viene strutturata una vera piccola industria a ciclo completo, composta da vari reparti.

La Cometti vive una prima battuta d'arresto in corrispondenza della Grande Guerra e della crisi che attanaglia il mondo fino ai primi anni '30. Quando arrivano i primi segnali di ripresa, Agostino Cometti non si lascia sfuggire l'opportunità di stupire il mercato italiano con un nuovo materiale elettrico proveniente dagli Stati Uniti, la bakelite. La Cometti diventa una delle prime fabbriche ad attrezzarsi con tecnici e macchine per produrre i propri apparecchi con questo nuovo materiale. Alla fine degli anni '30 la fabbrica può contare su una forza lavoro di 250 persone. Ma un altro evento sconvolgente si abbatte sulle sorti dell'azienda, la Seconda Guerra mondiale e gli anni di difficoltà che seguono. Nel 1949 Agostino Cometti muore e lascia la sua eredità ai due figli, Adriano e Agostino, che portano avanti il sogno del padre: far prosperare la Cometti.

A partire dagli anni '60 l'evoluzione porta alla creazione di una nuova linea di prodotti, gli interruttori e comandi per apparecchi elettrodomestici (asciugacapelli, macchine per il caffè, frullatori, ma anche cucine, lavatrici e frigoriferi). Per proseguire la crescita aziendale diventa indispensabile trovare un'area che offra abbondante manodopera, soprattutto femminile. La risposta a questa esigenza si trova nel comune di Ala, in provincia di Trento. In questo nuovo insediamento nasce nel 1967 la Molveno Spa. Alla fine degli anni '70 avviene la fusione per incorporazione della Cometti di Caprino con la Molveno di Ala, che dà origine alla Molveno Cometti Spa.

All'inizio degli anni '80 si dà il via agli investimenti per realizzare linee automatiche per il montaggio e il controllo finale degli interruttori prodotti in grande serie, mentre lo stabilimento di Ala viene sviluppato per la produzione di tutti i pezzi stampati in materiale plastico. L'avvicinarsi dell'Unione Europea evidenzia sempre più la necessità, per le industrie del settore, di pensare a dimensioni più importanti per rimanere competitive. Nel 1990 viene raggiunto un accordo con la multinazionale francese Legrand.


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